Le zucchine sono uno dei piatti più amati dell'estate.
E proprio il periodo caldo offre l'occasione giusta per provare i "tenerumi",
ovvero le foglie e i germoglietti della pianta di zucchina, per la precisione delle zucche serpente,
diffusissime in Sicilia e coltivate ormai in tutta Italia
facendole arrampicare su sostegni in modo tale che i lunghi frutti possano pendere dall'alto.
Le prime tracce di questa specie risalgono a ritrovamenti datati oltre 7000 anni a.C.
tanto che pare sia stata la prima specie di zucca conosciuta al mondo, coltivata dai Fenici
e usata in India e in Africa per la realizzazione di strumenti musicali.
I tenerumi sono fra gli ingredienti principali della "cucina di sopravvivenza" che,
nei periodi di povertà, portava a far tesoro di ogni parte commestibile della pianta.
Proprio come le zucchine, hanno proprietà purificanti e diuretiche.
Le foglie hanno una particolare consistenza vellutata che le rende piacevolissime al palato e
adatte ad essere trasformate anche in crema, potenziando così l'effetto lassativo.
Altamente digeribili e con scarsissime calorie, i tenerumi sono un concentrato di
sali minerali e potassio e hanno spiccate proprietà disintossicanti e diuretiche.
Una volta cotti (lessateli nella loro acqua così che non vadano perse le sostanze nutritive),
possono essere utilizzati come una vera e propria verdura a foglia verde,
quindi oltre che in minestre e come condimento della pasta, anche saltati con aglio e olio
come contorno, nelle frittate e come ripieno di torte salate.
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